Eccomi qua, di nuovo in ritardo sulla consegna dei servizi fotografici. Per il secondo anno consecutivo ho un'estate senza respiro, la chiusura invernale causata dal covid fa si che tutte le cerimonie vengano spostate nei mesi estivi.
Da quando ho aperto lo studio sono abituata a rispettare la scadenza di 30 giorni per la consegna del lavoro ma ora mi sono chiesta "cosa succederebbe se spostassi un po' la linea e mi concedessi di respirare?"
Così ho chiesto ai miei clienti che stanno aspettando i loro servizi fotografici e ho scoperto che questa tabella di marcia me l'ho scelta io e non loro, che possono anche aspettare due settimane in più senza alcun problema. Posso spostare la linea e respirare, posso scegliere.
Credo di essermi dettata da sola la scadenza perché nel mio precedente lavoro (ero commercialista) ero abituata a lavorare con un unico obiettivo: rispettare la scadenza.
Ora faccio la fotografa e ho deciso di alleggerire un po' la mia vita, quindi da settembre 2021 cambierò modo di lavorare.
Da oggi i servizi saranno consegnati quando saranno pronti, fatta eccezione dei lavori aziendali e giornalistici che per ovvie ragioni hanno esigenze diverse.
Ce lo spiega la natura, che per far uscire dei capolavori unici ci vogliono 9 mesi di dolce attesa, ma la "data presunta del parto" cioè la scadenza, non è mai rispettata con precisone.
Ho la fortuna di poter spostare i termini di consegna e ricondurre la mia vita a ritmi più adeguati, consoni e salutari, anche grazie ai miei clienti, che sono spesso comprensivi e molto disponibili.
Colgo l'occasione per ringraziare chi quest'estate mi ha affidato il racconto fotografico dei loro momenti speciali, e ringraziarli due volte per aver compreso il motivo del mio ritardo nelle consegne.
Marika
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